sabato 5 febbraio 2011

i disegni dei bambini maltrattati




Nei casi di maltrattamento infantile il disegno della famiglia viene ritenuto dalla letteratura scientifica uno strumento di indagine clinica e di ricerca particolarmente importante (Veltman e Browne, 2001, 2002) dato che:
• disegnando se stesso, come parte integrante di una famiglia, il bambino può esprimere pensieri e sentimenti inibiti;

• molte volte i bambini maltrattati o abusati presentano disturbi del linguaggio e/o con difficoltà nella comunicazione verbale: il disegno diventa quindi uno strumento per aiutare questi bambini a veicolare le loro emozioni esprimendo graficamente i loro vissuti.
Nell´ambito clinico personale, il disegno della famiglia da un ampliamento della lettura del disagio del bambino; probabile che appare problematico quale valore si puo´ attribuire se lo si usa nell´area sperimentale su casistiche.

Veltman e Browne (2001, 2002) hanno svolto una revisione della letteratura sulla qualità del disegno della famiglia in bambini maltrattati e bambini vittime di abuso sessuale.
Da un’attenta analisi dei lavori emerge che le variabili maggiormente prese in considerazione sono:
1) Grandezza e valorizzazione dei personaggi: la grandezza della figura umana riflette l’autostima del bambino; è inoltre importante valutare non solo la grandezza dell’intera figura, ma anche quella di alcune singole parti del corpo.2) Posizione delle figure sul disegno (vicinanza affettiva): la distanza tra i membri della famiglia potrebbe essere l’espressione grafica della distanza emotiva tra gli individui.
3) Omissione di personaggi o di parti del corpo: l’omissione di se stessi è espressione di forti vissuti di inadeguatezza.

• I bambini maltrattati tendono ad omettere se stessi e una delle figure genitoriali, e a disegnare il corpo in modo distorto, povero di dettagli, con scarsa differenziazione sessuale; emerge inoltre aggressività, clima negativo e tratto marcato.
• I bambini abusati sessualmente tendono a disegnare figure grandi o con genitali in evidenza, mani tagliate, assenza di piedi.
. Le persone non disegnate sono i genitori. La modalita´ è coerente con i dati relativi all’identificazione. Il genitore aggressivo -violento viene totalmente escluso oppure non accanto alla madre. Difatti vengono invece disegnati personaggi esterni alla famiglia, altri bambini, animali e oggetti. Escludere del tutto uno o i genitori lascia un buio nelle figure principali (padre,madre) necessarie a proseguire il processo di identificazione. Eliminarli significa il bisogno di avere lontano i sentimenti dolorosi e dalle fantasie, perché intrise di aggressività verso il padre violento.
Bambini abusati sessualmente. I bambini maggiormente ambivalenti, annullano se stessi o il padre o la madre , solo in un caso dimenticano tutta la famiglia. Il numero delle persone aggiunte non è molto importante. Il senso di colpa sembra indirizzarsi anche sul bambino, ma in maniera lampante sono i genitori a essere omessi.Il dato inquietante sono le deformazioni,lo schema del corpo, i l’assenza o la deturpazione del viso umano . Le alterazioni corporee rimandano ad una scarsissima immagine del proprio corpo, corpo fisicamente attaccato, non visto nella sua fragilità, privo del rispecchiamento che viene fornito da un adulto protettivo, una marcata espressione di uno stato di angoscia relazionale.
Un alto numero di bambini deforma il corpo. Il contatto fisico con la sessualità adulta produce una viziata percezione del proprio schema corporeo, i disegni sono devitalizzati con un volto privo di ogni espressivita´;scaturita della mancanza emozionalescaturita dal trauma subito.

Presumibilmente si scaturisce che l’ abuso sessuale possa determinare una distorsione e una devitalita´ più complessa di tutto il corpo umano.



1 commento:

  1. Scusa ma perché deve essere il padre violento? Nel mio caso era la madre....

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