domenica 28 novembre 2010

L' essenziale è invisibile agli occhi.(De Saint Exupèry)


In questo post vorrei partire da una riflessione sul libro il piccolo principe di Antoine De Saint Exupèry.
Non so quanti di voi l' abbiano letto ma ritengo che la sua lettura sia molto utile più  agli adulti che ai piccini!
Il protagonista del libro è Antoine, un bambino, che quando legge in un' eciclopedia la vita dei serpenti, i quali mangiano la preda tutta intera e poi si riposano per parecchi mesi, ne rimane colpito tanto che disegnerà un boa che ha mangiato un elefante e poi mostra quel disegno agli adulti che ne vedono un cappello.
Tutti gli consigliano di applicarsi a discipline importanti come la grammatica o la matematica .Da qui comincia la sua solitudine, dopodichè viene consigliato di lasciar perdere le doti artistiche e diventerà più tardi pilota di aerei.
Imparerà, cosi, tante altre cose come la geografia per orientarsi, ma il suo primo disegno lo porterà sempre con sè come un biglietto da visita, e ogni volta che incontra qualcuno che gli sembra di mente aperta tenta l' esperimento del suo disegno, ma tutti gli rispondono sempre che è un cappello.
Un giorno a causa di un'avaria al motore precipita nel deserto del sahara e sente alle sue spalle una vocina:"disegnami una pecora". Immediatamente si alza, non riusciva a  capire da dove venisse quel bambino, il quale insiste, e cosi Antoine ripropone il disegno del boa, subito il bambino gli risponde:"non voglio l' elefante dentro al boa. I boa sono pericolosi e gli elefanti sono troppo grandi. Per favore disegnami una pecora!" cosi Antoine disegna tre pecore ma nemmeno una va bene ,decide di disegna re una scatola ,la tua pecora è dentro!il piccolo principe si illumina nel vedere quel disegno, il messaggio è chiaro:l' essenziale è invisibile agli occhi!
vi chiederete, perchè partire da questa riflessione?
Perché l' autore del libro è chiaro a tal proposito, mostrando  l' atteggiamento degli adulti che non valorizzano i talenti del bambino, la creatività, l' infanzia: tutti i grandi sono stati bambini una volta ma pochi di essi se ne ricordano.
Tutto questo per dire che a livello pratico quando ci troviamo di fronte ai capolavori dei nostri bambini o dei nostri figli ciò di cui dobbiamo essere osservatori per primo è il nostro atteggiamento.
Tutte le attività espressive e in particolare quelle grafiche sono nei bambini strettamente collegate non solo alle loro  esperienze emotive ma anche alle loro prime relazioni con il mondo esterno.
In queste attività il bambino riflette sia i  propri stati d' animo ed ansie, sia le  proprie conoscenze.
Durante il periodo dell' infanzia disegna ciò che lo domina anche senza essere stimolato.
I bambini se si trovano inseriti in un ambiente ricco di stimoli vivono situazioni di profonde motivazioni e di ampie possibiltà di sviluppo, nell' insieme delle attività espressive. Proprio per questo le agenzie educative (famiglia, scuola, asilo nido mass media ecc..)devono pertanto motivare e organizzare didatticamente tale attività, tenendo presente sia che quelle espressive  s' inseriscono organicamente nell'isieme dello sviluppo della personalità infantile, sia che quelle grafico pittoriche  si riferiscono al mondo dell' interiorità.
Il disegno è, secondo alcuni studiosi, lo specchio dello sviluppo integrale del bambino.Ecco perchè ogni volta che ci accingiamo ad esplorare un disegno lungi dalla tentazione di imporre la nostra visione o la nostra percezione. Non possiamo neanche immaginare quanto infinita sia la loro creatività e ancor di più la loro fantasia.
A questo proposito vorrei proporvi un esempio pratico. Si tratta di un disegno di un bambino di 4 anni e a parte la forma e i colori provate a guardare oltre ciò che vedete....
Bene. cosa vedete? cosa vi sembra che Francesco abbia rappresentato?La cosa curiosa è che quando questo disegno mi è stato mostrato, pur stanto molta attenta a non far percepire la mia iniziale incomprensione e solo entusiasmo, è stato lui che in qualche modo modo ha interrogato me su ciò che avessi compreso..bene!il bambino aveva le idee molto chiare:
Quella grande palla arancione, un pò appuntita a destra, altro non è che una nave in navigazione la quale durante il suo transito in mare per il rumore che produce(simile a quella di una macchina che cammina, ha inoltre suggerito il bambino durante la sua spiegazione) va a svegliare gli "squalini"(quelle palle più piccole che vedete sulla destra in alto)i quali spaventati cercano di scappare.
Se non fosse stato lui a suggerirmi questa eloquente spiegazione, mai avrei potuto capire, ma è pure vero che allo stesso modo in cui troviamo queste difficoltà interpretative dobbiamo stare attenti dall' imporre la nostra visione delle cose. Semplice in questo caso parlare di palla grande e palle piccole..chiaro che tutto non solo dipende da come il bambino vede e percepisce, ma anche dallo stadio di sviluppo, nell' evoluzione del disegno, in cui si trova, argomento che che tratterò, più nel dettaglio, nel prossimo post.

Nessun commento:

Posta un commento