domenica 14 novembre 2010

perchè il disegno?

Nella vita di tutti i giorni, sia nel ruolo di insegnanti, sia in quello di genitori, e quantaltro, ci rendiamo conto di come sia difficile comprendere i bambini nella loro totalità e nelle loro sfaccettature e di conseguenza la difficoltà che si presenta nel relazionarsi con loro e predisporre per loro.
Penso che uno dei modi migliori e discreti per conoscere un bambino sia imparare a leggere i suoi disegni e tutto ciò che essi contengono.Spesso i bambini, e tante volte anche gli adulti,  non sono propensi a esprimersi a parole o semplicemente non ci riescono, ma è anche vero che sono i più grandi critici della vita e osservatori attenti della realtà che li circonda.
Noi adulti abbiamo il compito arduo di assisterli, accompagnarli e introdurli in questa realtà spesso così complicata, ma sopratutto abbiamo il dovere di aiutarli a diventare adulti e come dice Pestalozzi "a farsi opera  di se stessi".Da qui l' importanza, secondo me, del disegno e del suo valore terapeutico perchè a volte è un aspetto sottovulatato, ma in realtà è una chiave di lettura importante sia per capirli che, di conseguenza, aiutarli allo stesso modo.
Proprio per questo vorrei fare un breve accenno storico di come è nato questo interesse per l' infanzia e come questo aspetto in particolare sia stato valutato positivamente.
Il novecento si apre come il "secolo" del fanciullo" cosi profetizzato da Ellen Key, sottolineando questo grande atteggiamento di tolleranza verso l' infanzia e i suoi bisogni. Si avvia così il "mito dell' infanzia" in cui il bambino viene considerato come sorgente di un' esperienza genuina, diretta, naturale. A partire dalla "scoperta infantile" alla fine del diciannovesimo secolo le produzioni grafiche dei bambini hanno affascinato e interessato educatori, psicologi, antropologi e anche artisti che hanno cercato di coglierne il significato. Addirittura vennero organizzati da alcuni artisti e pedagogisti le prime mostre di arte infantile. Ovunque nacquero studi tesi ad un apprezzamento delle produzioni  grafiche dei bambini  considerate come via d' accesso per lo studio della vita mentale infantile.
A questo proposito non posso non ricordare il grande contributo di Piaget il quale era convinto che il modo migliore per descrivere la vita mentale del bambino fosse quella degli stadi evolutivi qualitativamente differenti  postulando una stretta corrispondenza tra i disegni del bambino  e il loro ragionamento spaziale matematico.Da qui hanno preso le mosse molti altri autori: Freemanche ha parlato di "disegni imperfetti" sostenendo che il bambino disegna a partire  da un modello interno generico e non ancora visivo, oppure Cox che  invece sostiene che i disegni fatti dai bambini variano in funzione del compito, dell 'intenzione e forse anche del suo umore.
In particolare la nascita dell' "arte terapia" si fa risalire agli anni 40- 50 in Inghilterra e in America (così come si evince dal sito internet della dottoressa Laura Rosso)  come modalità terapeutica per curare i disagi  psicologigi dei reduci di guerra e dei pazienti ricoverati in ospedali psichiatrici, soprattutto interessati al linguaggio pittorico, condotto in particolare da artisti,  psicologi,  si è presto sviluppata come disciplina autonoma, stendendo il suo campo di applicazione  alla prevenzione e alla riabilitazione della maggior parte dei disturbi psicologici e  sociali.  Attinge le sue radici da  un lato nell' arte e negli studi sulla creatività e dall' altro negli studi psicodinamici: i lavori artistici erano un mezzo per l' espressione e la comunicazione del mondo interno: immagini, pensiero, emozioni e fantasie. Tutto ciò è molto importante per promuovere e veicolare l' espressione e la comunicazione, l' esperienza creativa è un' attività che induce uno stato di benessere perchè permette di contattare un aspetto vitale della psiche,  perchè permette di trovare nuovi significati.(dott.ssa Laura Rosso)
Potremmo dilungarci in questo senso  ma ciò che mi interessa sottolineare è l' importanza che questo argomento ha assunto negli anni e nella storia dell' infanzia fino ad arrivare ai giorni nostri dove si parla di terapia con i disegni, arteterapia,sottileneando la sua grande valenza educativa e il fatto che il disegno infantile sia  metodo per osservare e capire e allo stesso tempo strumento per agire e aiutare il bambino nei suoi diversi aspetti: terapia come  apprendimento scolastico, terapia nei bambini malati, nei bambini con difficoltà nel senso più ampio, dalle difficoltà di espressione,  l' elaborazione del lutto e di tutte quelle situazioni che creano disagi perenni o momentanei nel bambino.
I drammi e le difficoltà che ruotano intorno alla vita dei bambini sono tanti , e vorrei qui provare insieme a voi ad analizzarli attraverso il loro linguaggio più semplice e naturale: il disegno

3 commenti:

  1. Ciao Isabella! Il tuo post è molto bello ed esauriente. Complimenti! Sono curiosa di leggere altre cose su questa terapia , la quale credo sia davvero utile ed efficace e tutto sommato anche divertente.Per l'uomo, bambino o adulto che sia , il disegno è da sempre un aiuto , un mezzo , uno strumento indispensabile per comunicare ed esprimere sè stessi . Sono molto curiosa di scoprire qualcosa di più del disegno come terapia quindi aspetto con ansia altri tuoi post!! Ciao ciao!!

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  2. Salve, il tuo blog è molto bello e il tema è sicuramente interessante perchè son convinto anch'io che il disegno per la fase di crescita del bambino sia molto importante da curare e fare attenzione . Nel disegno si nasconde l'espressione vera del bambino e nei segni si scopre già il suo modo di trasmettere con l'esterno.
    visto che il tema si avvicina , ti invito a visitare il mio blog e a commentare .

    grazie riccardo EPO 2°ANNO
    http://arteterapiatriveneto.blogspot.com/

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  3. grazie riccardo! spero che i prossimi post siano altrettanto interessanti e sopratutto utili per tutti!grazie anche per avermi segnalato il tuo blog, vado subito a visitarlo!

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